lunedì 29 aprile 2013

IL RUGBY E L'ORTO

Purtroppo non di solo rugby vive l’uomo.
Per questo, il fine settimana l’ho passato per un giorno a pescare, un passatempo che ti insegna la pazienza, soprattutto quando lo fai con un figlio di 6 anni e mezzo che non aspetta altro che prendere un pesce, il resto del tempo a preparare, organizzare e decidere come impostare l’orto di casa.
Ne parlo in questo blog perché quando ho preso il motocoltivatore di mio suocero e:
  • Ne ho dovuto tenere sollevato la fresa da casa sua a casa mia (circa 400 metri)
  • Spingere piegato in avanti e pigiare contemporaneamente la fresa nel terreno mentre lo guidi su un campo arato e quindi accidentato
  • Dopo la prima passata (già con la schiena dolorante, le braccia in cocci e il fiatone) ti accorgi di dover ricominciare da capo perché una sola passata non è bastata a preparare bene il terreno, quindi testa bassa e spingere di nuovo.
  • Riportare l’attrezzo agricolo tenendo la fresa sollevata a casa del suocero
Mi è sembrato di partecipare ad una mischia!
In effetti un PILONE mi avrebbe fatto comodo.

domenica 21 aprile 2013

NON SOLO ALLENATORE .... PURE BABBO

Nel post precedente ha parlato l'allenatore, ora visto che il blog è mio, e lo scrivo io, IL MIO RUGBY prevede pure il fatto che io sia il babbo di un giocatore, e ora voglio parlare da BABBO.

Oggi sono orgoglioso, felice, eccitato, gasato! Non sono ancora riuscito ad esplodere tutta la mia felicità, forse perché ancora un po' incredulo, forse perché devo ancora realizzare, ma domani a mente fredda sarò ancora a ripensare, a gioire e a raccontare a tutti quelli che vedrò ciò che è successo.

Io ho giocato a rugby come mediano di mischia, purtroppo poco, molto poco, una sola partita e un po' di allenamenti, in una squadra old di Roma la mitica Appia Rugby, io non ho mai fatto meta, almeno in una partita ufficiale, poi il ginocchio mi ha poco gentilmente ricordato di essere già rotto  e la mia carriera da giocatore si è quindi esaurita tristemente così.

Ma oggi ........ ma oggi cosa è successo?

4° partita, primo tempo, una mischia furibonda di corpi si muove lentamente ma avanza verso la riga di meta, pigia pigia il nostro numero 1, un gigante buono, sospinto e sostenuto dai compagni sta per entrare  in meta ma tutto ad un tratto crolla sotto il contrappeso di 4 o 5 avversari, perde la palla, mannaggia!

Tutto sparisce dietro un ammasso di corpi ma ...  l'arbitro fischia, alza il braccio, è meta!

Mi avvicino per capire meglio e vedo spuntare da terra un viso radioso, per l'esattezza vedo un viso con un sorriso che per fortuna è fermato "dagli orecchi" perché altrimenti avrebbe fatto il giro della testa, era mio figlio che mi dice:"babbo ho schiacciato io la palla, ho fatto meta!"


MIO FIGLIO HA FATTO META, MATTEO HA FATTO LA SUA PRIMA META UFFICIALE IN UNA PARTITA VERA, LI NON POTEVO ESULTARE PIU' DI TANTO PERCHE' ERO L'ALLENATORE DI TUTTI MA ORA POSSO ESSERE SOLO IL BABBO E GODO! 

MATTEO HA FATTO META!!!!



Ecco L'azione





























Purrtroppo il momento della schiacciata a terra me lo sono perso: in foto, ma me lo sono goduto dal vivo!

Oggi, che giornata .... oggi è già ieri sono le 2 di notte e non dormo ... sarà l'eccitazione.

QUARTA USCITA UNDER 8

Oggi Pomeriggio, dopo una mattinata di pioggia, alle 15,00 è tornato il sole e alle 16, in un campo tirato a lucido per l'occasione, a Sesto Fiorentino sono tornati in campo i TIGROTTI della Under 8.

Purtroppo la squadra non era al completo, erano presenti solo i tre giocatori storici, la prima spina dorsale della squadra under 8 che partecipò al primo torneo nell'ottobre dello scorso anno.
Federico, Lorenzo e Matteo, non sono più i tre pulcinetti spennacchiati che erano allora, si sono trasformati in tigrotti e oggi in franchigia con il Pontedera Bellaria hanno lottato per tutte e 4 le partite del torneo disputato. 
Di strada per diventare delle vere tigri ne devono fare ancora molta ma da allenatore sono molto soddisfatto.



Oggi 20 aprile questi ragazzi anche se hanno perso hanno dato tutti se stessi e non solo si sono divertiti, ma hanno "incignato" alias rinnovato, alias battezzato le nuovissime maglie prese appositamente per la squadra under 8.



Anche oggi gli ho parlato della maglia, dell'impegno e della responsabilità che ci si prende nell'indossarne una e quindi dell'impegno necessario per onorarla.

Queste maglie erano nuove mai indossate e domani chi le indosserà dovrà faticare tanto per onorarle come hanno fatto i miei tigrotti!

Non sono mancati placcaggi, non è mancato il coraggio di continuare nonostante il dolore, non è mancato il senso di gioco, non è mancato l'impegno, non sono mancate le corse, non sono mancate le mete, è mancato solo di vincere ma questo perché abbiamo giocato contro squadre più forti, e il vero carattere degli uomini si vede anche quando si esce dal campo sconfitti ma con onore a testa alta avendo dato il massimo. Grazie miei tigrotti!












mercoledì 17 aprile 2013

FOTO UNDER 10

Ho deciso di non aggiungere le foto al post precedente, ma di farne uno completamente dedicato alle foto che ANGELICA, la mamma di Ernesto, mi ha fornito. 
In effetti è stata dura farne una selezione di appena 14!













sabato 13 aprile 2013

QUARTA USCITA UNDER 10

Un nuovo torneo per tre dei cinque TIGROTTI dell'under 10, due non sono potuti intervenire, Lapo perché ha appena iniziato e sarà dei nostri dalla prossima partita e Marco è ancora indisponibile (ti aspetto per un grande rientro quanto prima).

Oggi .... valorosi come mai! 10 tigri in campo!

Valerio, Samuele ed Ernesto, in franchigia con 3 giocatori del Rugby Mugello, 4 giocatori del Cus Pisa,  hanno disputato tre grandi partite, una vittoria schiacciante (8 a 3) contro il FIRENZE 1931, una persa di misura (4 a 5, ma una meta avversaria non era valida, quindi per me è come un pareggio, ma l'arbitro non si contesta e il dato ufficiale è questo) contro gli ETRUSCHI e un'altra persa con un punteggio un po' più pesante (8 a 5) ma molto ben giocata contro il SESTO FIORENTINO

Tutte le partite sono state ben giocate, forse è mancato qualche placcaggio in più, un po' più di copertura degli spazi sulle ali del campo, ma ho visto buoni passaggi, buona pressione per avanzare, tanti recuperi e tante mete!

Una delle tante l'ha pure fatta il nostro Ernesto! Oltre alla meta ha diretto i suoi compagni, fatto buoni calci  di inizio e ha fatto mille battaglie, recuperato altrettanti palloni e buoni avanzamenti.

Tutti si sono impegnati senza risparmiarsi, qualcuno (Valerio)  ha perfino donato il sangue per la maglia: ha preso una gomitata sul naso e un po' gli ha sanguinato, ma stoicamente, come solo i grandi rugbysti fanno, dopo le cure mediche è tornato in campo e grazie ad un suo recupero è nata un'azione di meta.

Samuele ha dato man forte in spinta, ha corso su tutti i palloni e non ha fatto meta solo perché è stato fermato in extremis da un placcaggio mentre era lanciato lungo la linea laterale a pochi metri dalla meta.

Gli altri ragazzi, che, MEA CULPA, ho chiamato tutto il tempo con il numero della maglia che indossavano, perché con i nomi sono una frana (sarà mica che invecchio?!?!?) non sono stati da meno e li ringrazio tutti  per aver onorato la maglia del MONTECARLO RUGBY.

Grazie ragazzi, anche oggi avete dimostrato di essere dei giovani piccoli eroi che si battono con onore, gloria e lealtà, che possono essere di esempio per tanti adulti.

Grazie, insieme facciamo un cammino nuovo, voi da giocatori io da allenatore e ogni volta è bello poter dire: " hanno fatto ciò che ho provato ad insegnargli!". 



i tre TIGROTTI

    La squadra al completo












Prossimamente aggiornerò il post con le foto che mi manderanno i genitori delle varie azione fatte dai nostri beniamini! Quindi non finisce qui!

lunedì 8 aprile 2013

BEN TORNATO RICCARDO


Domenica scorsa per la società dove alleno è stata una giornata memorabile.

Riccardo Mazzucco è rientrato in campo, dopo un forzato stop di 2 anni a causa di problemi di salute.

Riccardo ha vinto la sua personale partita dopo 2 anni di sacrifici ma ce l'ha fatta.

BRAVO RICCARDO BEN TORNATO!!!

Un rientro spettacolare coronato pure da una meta in partita.


NOI TV ne parla nel TG, circa alla metà dei servizi sportivi clicca qui per vedere

sabato 6 aprile 2013

HAKA


L’HAKA è la tipica danza del popolo Maori, il popolo indigeno della Nuova Zelanda.
È considerata erroneamente sempre una danza di guerra, ma in realtà ne esistono di svariati tipi, le tre più famose sono:
KA MATE,  la più famosa e classica, è una danza di ringraziamento, è quella che per prima gli All Blacks hanno eseguito. Viene eseguita quando si vuole esprimere una sensazione di benessere.
PERUPERU, è da considerare una danza di guerra, eseguita con armi in mano.
KAPA O PANGO, haka inventata dalla squadra degli All Blacks con il supporto di esperti di tradizioni maori, non è nata per sostituire la KA MATE ma idealmente per completarla, in effetti in questa haka si fa più riferimento alla squadra di rugby (i guerrieri in nero con la felce argentata), questa haka è considerata più aggressiva, e gli All Blacks la eseguono quando vogliono intimorire maggiormente l’avversario che hanno  davanti.
La prima volta che è stata usata l’haka nel rugby risale al primo tour che gli All Blacks hanno fatto fuori Patria, in Gran Bretagna fra il 1888 e il 1889.

Video HAKA KA MATE
Leader:
Ringa pakia!

Batti le mani contro le cosce!

Uma tiraha!

Sbuffa col petto.

Turi whatia!

Piega le ginocchia!

Hope whai ake!

Lascia che i fianchi li seguano!

Waewae takahia kia kino!

Pesta i piedi più forte che puoi!
Leader:
Ka mate, ka mate

È la morte, È la morte!
Squadra:
Ka ora' Ka ora'

È la vita, è la vita!
Leader:
Ka mate, ka mate

È la morte, È la morte!
Squadra:
Ka ora Ka ora "

È la vita, è la vita!
Tutti:
Tēnei te tangata pūhuruhuru

Questo è l'uomo dai lunghi capelli

Nāna i tiki mai whakawhiti te rā

...è colui che ha fatto splendere il sole su di me!

A Upane! Ka Upane!

Ancora uno scalino, ancora uno scalino,

Upane Kaupane"

un altro fino in alto,

Whiti te rā,!

IL SOLE SPLENDE!

Hī!

Alzati

giovedì 4 aprile 2013

I MITI 2


Non 2 perché secondi a qualcuno, 2 solo perché è il secondo post che parla di miti (per me).

Gli ALL BLACKS forse sono la squadra più conosciuta nel mondo del Rugby, sono il mito vero!
Indossano la maglia e i pantaloni neri per il lutto che portano per il nemico morto che hanno davanti, l’unica cosa chiara è la felce argentata ricamata sul petto.
Un concentrato di forza, tecnica, velocità mostruosi.
Nessuno come loro esprime il rugby ai massimi livelli, statisticamente sono da sempre ai primi posti del ranking mondiale, se non primi secondi.
Nonostante la piena coscienza di essere la massima espressione del rugby, gli All Blacks onorano ogni partita, anche quelle contro squadre minori, giocando al loro massimo livello, senza mai fermarsi, portando il massimo rispetto nei confronti della squadra avversaria: è per questo che a volte le partite contro gli All Blacks finisco con un punteggi clamorosi, anche con 100 punti di differenza, è capitato all’Italia, al Giappone e ad altri, ma rientra nella norma per chiunque, Inghilterra, Sud Africa, Australia, Francia, Argentina ecc.. perdere magari con 30-40 punti di differenza.
In Nuova Zelanda non c’è aspirazione più grande che poter un giorno indossare la maglia nera. I bambini a differenza di quelli  italiani,  non hanno paura “dell’uomo nero” : sognano di diventarlo!
Ad oggi il giocatore di rugby considerato se non il più forte tra i più forti al mondo è Jona Lomu! Una strepitosa ala All Blacks degli anni ’90.
Il termine “tutti neri – All Blacks” fu coniato nel 1905 durante un tour.
Uno dei loro marchi di fabbrica è l’HAKA, il ballo MAORI che fanno prima di ogni partita

ULTIMA RASSEGNA STAMPA

Da QS LA NAZIONE di giovedì 28-03-2013



Da QS LA NAZIONE di giovedì 04-04-2013