domenica 27 gennaio 2013

THE TRY – LA META


In un pomeriggio grigio del 27 gennaio 1973 all’Arm Park di Cardiff, Galles  i BARBARIANS (squadra per l’occasione composta solo da giocatori britannici) giocano contro gli irriducibili, leggendari ALL BLACKS!
Al secondo minuto della partita, dopo una tuoche persa dai Barbarians dopo un paio di batti e ribatti al piede, gli All Blacks calciano nei 22 dei Baa-Baas, Phil Bennet, per i Barbarians, raccoglie l’ovale ma si trova davanti immediatamente un muro nero fatto da 4 uomini, sembra voler calciare via la palla ma sciaguratamente non lo fa: dentro la propria area dei 22 con 4 All Blacks che ti stanno per saltare addosso e quindi rischiare di perdere la palla, non calciare ma driblare è un azione scellerata, da pazzi suicidi, da incoscienti … o da epici eroi di altri tempi, 4 finte e Bennet riesce ad eludere i 4 avversari e passa a Williams che avanza e passa a Pullin che si libera da un placcaggio (fra le altre cose alto) e passa a Dawes che arriva in piena accelerazione, Dawes avanza sostenuto da 5 compagni che lo seguono da vicino pronti ad intervenire al minimo bisogno del compagno, Dawes gira l’ovale a Tom David e lui senza fermare lo slancio lo fa arrivare a Quinnel, il quale si trova davanti un nuovo muro tutto nero e senza indugi è costretto a tentare un passaggio all’esterno disperato ad una sola mano, un passaggio troppo lungo che sembra finire per terra, una palla quasi persa, ma dal nulla appare Edwards come un fulmine che prende la palla al volo e corre fino alla linea laterale del campo e poi dritto per dritto fino alla linea di meta degli All Blacks, un tuffo in avanti mentre un tutto nero cercava di placcare ma non c’è stato nulla da fare, META
90 metri di corsa, 6 passaggi ….
23 secondi di puro rugby corale, 23 secondi che valgono una partita, 23 secondi di gloria, 23 secondi di storia.
La partita poi è finita 23 a 11 per i BARBARIANS.



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