Ogni cosa ha un inizio ed una fine.
Dopo 13 stagioni da allenatore, nel mezzo a fango, sudore, freddo, caldo, vento, pioggia, Sole, gloria e tanta gioia, ho capito che era il momento di fermarsi.
Ho capito che per dare qualcosa agli altri prima ho bisogno ridare qualcosa a me.
Ho bisogno di ritrovare le mie energie, la mia forma fisica, la mia forma mentale, purtroppo ho affrontato e sto affrontando un po' di avventure e quindi devo concentrarmi per vincere queste sfide.
Non riesco a stare in campo con i miei CORSARI come vorrei, non riesco a concentrarmi sulle loro esigenze, non riesco ad essere il loro punto di riferimento perché penso a me non a loro.........non riesco ad allenare come sento che dovrebbe essere fatto ......e allora è arrivato il momento di dire stop, di fermarsi.
Non posso smettere di amare questo sport, di ringraziarlo, non posso smettere di amare la mia squadra, non posso smettere di amare tutti i ragazzi che ho allenato.
Li vedo passare davanti ai miei occhi, li vedo tutti dai primi agli ultimi, li vorrei abbracciare, ringraziare uno ad uno per tutto quello che mi hanno dato.
La passione rimarrà sempre, non passerà mai, non è possibile guarire dalla malattia RUGBY!
Adesso la seguirò fuori dal campo, andrò a vedere le partite, andrò a tifare per la nazionale e per i miei ragazzi, sarò parte del sedicesimo uomo in campo: IL PUBBLICO!
SENZA TREGUA CORSARI!!!!
