Un’altra mia
passione è la musica, mi piace spaziare in ogni genere a partire dalla musica
classica a quella heavy metal, ma forse quella che ascolto di più è il rock.
Il sano rock
sanguigno degli U2 dei primi tempi, dei Litfiba, e pure quello un po’ più ricercato
ma pur sempre molto energico e pieno di sentimento dei Negramaro.
Il rugby può
essere paragonato a questa musica, è uno sport sanguigno dove sentimenti e
forza se ne devono avere da vendere.
La ripartenza da una ruck è un'esplosione
di energia: finché la palla è fra le gambe del nostro compagno (chiusa nella ruck) tutta la squadra si
riposiziona in campo, come la strofa di una canzone che si prepara
all’esplosione del ritornello, carico di energia, veloce, potente, ed è proprio
in quel momento, all'inizio del ritornello che la palla esce dalla ruck per essere giocata in velocità e
potenza, per arrivare a guadagnare più metri possibili.
Poi si ricomincia dalla strofa a ricostruire melodie fino al prossimo ritornello.
Un assolo di
chitarra spesso arriva nella canzone quasi all’improvviso, rompe la normale
armonia della canzone ed è paragonabile ad un intercetto e ad una corsa sfrenata
fino in meta, 50-60 metri di corsa veloce sostenuti da uno stadio esultante, e
dai compagni musicisti come te perché c’è sempre il rischio che qualcun altro
ti placchi e ti mandi fuori tempo e allora tutti si riparte insieme si
ricomincia a suonare per bene e si porta il pezzo in fondo.
Per una maul avanzante come sottofondo vedo bene un assolo di batteria, è un azione pesante, di forza, bisogna avanzare tutti insieme a tempo, il primo che sbaglia il passo rischia di far cadere la maul e di trasformarla in una ruck.
La mischia ordinata come la maul è un'azione che necessita di grande forza ma anche di tecnica, tenacia e precisione, non può avere come sottofondo solo uno strumento, ma un complesso intero, magari con in evidenza un grande giro di basso accompagnato da un grande ritmo di batteria. L'introduzione di un pezzo hard rock ben studiato, l'inizio di una canzone di quelle che ci fanno vibrare tutte le corde più profonde che abbiamo.
Praticamente guardare una partita di rugby è come andare ad un concerto.
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