In un pomeriggio grigio del 27 gennaio 1973 all’Arm Park di
Cardiff, Galles i BARBARIANS (squadra
per l’occasione composta solo da giocatori britannici) giocano contro gli
irriducibili, leggendari ALL BLACKS!
Al secondo minuto della partita, dopo una tuoche persa dai
Barbarians dopo un paio di batti e ribatti al piede, gli All Blacks calciano
nei 22 dei Baa-Baas, Phil Bennet, per i Barbarians, raccoglie l’ovale ma si trova davanti
immediatamente un muro nero fatto da 4 uomini, sembra voler calciare via la
palla ma sciaguratamente non lo fa: dentro la propria area dei 22 con 4 All
Blacks che ti stanno per saltare addosso e quindi rischiare di perdere la palla,
non calciare ma driblare è un azione scellerata, da pazzi suicidi, da
incoscienti … o da epici eroi di altri tempi, 4 finte e Bennet riesce ad eludere
i 4 avversari e passa a Williams che avanza e passa a Pullin che si libera da
un placcaggio (fra le altre cose alto) e passa a Dawes che arriva in piena
accelerazione, Dawes avanza sostenuto da 5 compagni che lo seguono da vicino
pronti ad intervenire al minimo bisogno del compagno, Dawes gira l’ovale a Tom
David e lui senza fermare lo slancio lo fa arrivare a Quinnel, il quale si
trova davanti un nuovo muro tutto nero e senza indugi è costretto a tentare un
passaggio all’esterno disperato ad una sola mano, un passaggio troppo lungo che
sembra finire per terra, una palla quasi persa, ma dal nulla appare Edwards
come un fulmine che prende la palla al volo e corre fino alla linea laterale
del campo e poi dritto per dritto fino alla linea di meta degli All Blacks, un
tuffo in avanti mentre un tutto nero cercava di placcare ma non c’è stato nulla
da fare, META
90 metri di corsa, 6 passaggi ….
23 secondi di puro rugby corale, 23 secondi che valgono una
partita, 23 secondi di gloria, 23 secondi di storia.
La partita poi è finita 23 a 11 per i BARBARIANS.