martedì 14 novembre 2017

DISTRIBUZIONE - RIDISTRIBUZIONE

Il tema dell'allenamento della nazionale a porte aperte.

Ma oggi parla il babbo, il tifoso e non l'allenatore!

Ho fatto una sorpresa al mio giocatore casalingo, si impegna tanto in campo e non solo e quindi ieri con un colpo di testa improvviso l'ho portato via da scuola e in gran segreto l'ho portato a Firenze a vedere l'allenamento dei suoi idoli, dei nostri idoli.

Capitan Parisse e tutto l'Italrugby erano lì davanti a noi a pochi metri, i nostri gladiatori moderni di ritorno vittoriosi dal primo test match contro le Fiji, si sono allenati a Firenze in preparazione del prossimo impegno di novembre contro i PUMAS argentini......Noi ci saremo, saremo in tribuna, ma questo sarà un'altro post (speriamo felice).

A noi si sono uniti insieme ad our president alcuni compagni di squadra.

Ieri ho riscoperto la gioia di avere un mito da seguire, da imitare, noi adulti ci perdiamo dietro alla ragione, dietro al dovere, dietro alle convenzioni, dietro alla vita di tutti i giorni che ci macina e ci abbrutisce, ma poi .....bastano gli occhi di un bambino, di un ragazzo che ancora crede nei sogni, nei MITI, che si emoziona al solo pensiero di poter solo per un momento incrociare lo sguardo, una parola, una foto con il suo idolo e dentro capisci quanto la vita potrebbe essere diversa, più facile, più vera.

Per fortuna io ho il mio giocatore in casa e i suoi compagni che mi ricordano di vivere queste emozioni!!!

Proprio per questo ieri con un secondo colpo di testa ho mandato in pensione il mio cappello da rugby: il mio primo cappello, che ha visto tutte le battaglie che ho fatto da allenatore, che non ha perso un allenamento e nemmeno una partita, che è sporco di fango (e tale rimarrà, anche se la moglie avrebbe voluto lavarlo); adesso si trova fra i cimeli di famiglia con sopra ..... la firma di Conor O'Shea, ex estremo dell'Irlanda oggi Allenatore della nostra nazionale ..... e quella di capitan Parisse!



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